Volino_ Le formichine | 2010
Scelgo due delle molteplici filastrocche e novelle inventate di sana pianta per Giulia e Guido quando erano piccini picciò. Adesso son due ragazzoni di diciotto e rotti e quindici e un pezzettino rispettivamente. Prima dei componimenti mi corre l’obbligo di raccontare i luoghi e i tempi delle composizioni. Il primo. Millenovecentonovantadue o giù di li. San Giovanni Valdarno, centro storico, via Alberti 84, piano primo. Stanzino adibito a camerina con affaccio sul cortile di dietro e di centimetri centonovantasette per quattro meno tre. Pavimento in legno di abete rosso a listelli lunghi tipo teatro (ad ogni passo rimbomba), soffitto in legno di quercia restaurato dagli utilizzatori (e quindi con i piedi). Intonaco civile a seguire le pareti tinteggiato bianco latte. Luce a parete, lettino di mondo bimbo di legno laccato white, lenzuola e coperta di lino colore rosa pallido, mensole di metallo traforato, fasciatoio su ruote, lavandino della nonna (di recupero) dipinto rosa pelle umana con specchiera e piani di granito. Pannelli, lato armadio della mamma, in medium density dipinti da Gianluca e giochi, compreso tappetino attività, in ordine sparso. Molto sparso e quindi anche per terra. ‘Sta è la camera della bambina che al tempo contava mesi tredici all’ingrosso. Il secondo. Fine del secolo scorso meno quattro all’incirca. Terranuova Bracciolini, frazione Cicogna 61 barra emme, piano secondo di casa a quattro livelli compreso il terrazzo per osservar le stelle. Camera regolare da una persona di metri quadrati dodici e novantatre precisi. Pavimento di legno di rovere nodino appiccicato sopra a mattonella di ceramica e soffitto a volta intonacato come le pareti con finestra a tetto. La stanza confina con quella della sorella (stesse dimensioni, misure e finiture) della quale sfrutta l’armadio. La luce a parete è quella di via Alberti così come il fasciatoio, le mensole e il lavandino di recupero. Il letto apparteneva al babbo quando era adolescente e abitava con i genitori. Anche lui è di recupero. Le lenzuola però sono bellissime. Le ha regalate nonna Dina e appartenevano al fratello più piccolo del genitore. Sopra ci sono stampati tutti i super eroi della Marvel. Il tappetino attività è appeso alla parete. Al posto dell’armadio c’è un grande scaffale in laminato, color sabbia, con tanti ripiani pieni di giochi. Il disordine, anche qui, regna sovrano. Certo non dipende dai figli che gattonavano fino a pochi mesi fa e adesso a malapena camminano. Ho il sospetto, che vi posso confermare, che il caos sia da attribuire ai di loro genitori. Adesso le due filastrocche prevedono che le mani del narratore si muovano, in libertà, sul corpo dell’infante. Mi raccomando le dita. Morbide e mobili. Veloci, scorrevoli e con le unghie fatte. Fila … . VOLINO. Vieni volino … batti il becchino sul vetrino … vola nella stanzina … e sveglia ‘sta bambina. … Stroccha. LE FORMICHINE. Le formichine … che vanno … che vanno … dove andranno … chiiiii lo sa.
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