Facce | 2009
Salve.
Permettete che mi presenti.
Sono Mina. Una matita arancione con la punta grassa e affilata. Di mestiere
faccio disegni a mano libera e ultimamente mi è capitato di rappresentare i
volti di certe persone che il Vasari avrebbe definito architettori. Con queste
facce ho costruito un segnalibro; che è anche un biglietto di buon augurio per
l’anno che verrà e anche un calendario e poi, se volete stare al gioco, un
modesto “chi sa chi lo sa”. L’oggetto
misura centimetri dieciezerodue per ventiezerodue stampato davanti e didietro.
Potete piegarlo nel mezzo per il verso lungo oppure tagliarlo in due a
piacimento. Di sicuro conoscete le opere dei personaggi riprodotti e come aiuto
ve ne propongo una per ciascuno con tanto di nome e cognome.
Eccole di seguito in ordine
caotico come il periodo che stiamo vivendo.
Padiglione tedesco a
Barcellona. Scuola a Dessau. Negozio di abbigliamento a Los Angeles. Chiesa san
Paolo a Foligno. Asilo infantile a Como. Azienda vinicola a Yountville. Casa
dello studente a Cambrige. Libreria a New York. Museo civico a Verona. Casa
rotonda a Mendrisio. Sede del governo a Dacca. Padiglione delle arti a Ibaraki.
Casa sua a Vienna. Istituto del mondo arabo a Parigi. Centrale elettrica a
Milano. Teatrino sperimentale a Brema. Ponte della costituzione a Venezia.
Teatrino del mondo a Venezia. Quartiere decentrato a Firenze. Casa sua a Santa
Monica. Caserma dei pompieri a Weil am Rhein. Grattacielo alto un miglio a
Chicago. Ricostruzione del centro a Groningen. Cappella di nostra signora
dall’alto a Ronchamp.
E allora la domanda: sapete
dare un nome ai ventiquattro?
Se avete voglia, pazienza e
tempo, il giochino pole cominciare. I libri e le riviste sono ordinatamente
disposti negli scaffali. L’infernale aggeggio elettronico è connesso alla rete
virtuale.
Pronti … attenti … conto
fino a trecentosessantacinque … VIA.

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